mercoledì 27 luglio 2016

Prima unione civile in Italia di una coppia lesbica

Come suona male -"unione civile"- che per i bigotti mai sarà considerata "all'altezza" del matrimonio, ma ormai le cose sono andate così, e chissà se mai cambieranno.
Si potrà dire "mia moglie" invece di "la compagna della nostra formazione specifica"? Chi lo sa.
Naturalmente non mancano i soliti sindaci che di far rispettare le leggi proprio fanno fatica, ma in ogni caso non potranno impedire alle coppie che lo vogliono di unirsi civilmente e sfruttare gli aspetti positivi di questa legge (intanto qui la "Lettera aperta al sindaco che non vuole celebrare le unioni civili (ma deve)").
Dunque chiamiamolo matrimonio, come giustamente si scrive in questo articolo, celebrato in provincia di Bologna, avvenuto appena dopo la firma da parte del governo dei decreti attuativi: tanti auguri alle spose!


In altri luoghi invece si prosegue sulla strada senza uscita del fantomatico "Gender", sprecando soldi pubblici per inseguire ossessioni e ideologie retrive: ecco qua: "Lombardia, ritorno a scuola con il telefono anti-gender: rispondono gli ultrà del Family Day". Allegria.
D'altronde su queste questioni in Italia il sottofondo omofobico lo si ritrova un po' dappertutto - non so, tipo nella censura di alcune scene di una serie tv (come se oggi poi non se ne accorgesse nessuno), e nella seguente affrettata marcia indietro (leggete qui:"RaiDue censura Connor e Oliver", e qui:"Iniziamo dalle scuse?").

Inutile negare la realtà di tante famiglie - sia nuove che non, dato che a causa del contesto sociale molte di queste venivano per così dire "occultate": qui le coppie gay e le famiglie possono rispondere a un questionario online che serve a raccogliere dati (anonimi) che possano essere anche base di ricerche, è importante farsi vedere (#contiamoci!).
Un'altra bella notizia: l'apertura a Roma della prima casa rifugio per le vittime di violenza omofobica: Refuge LGBT. Qui altre foto e info.

Un'ultima notizia per i milanesi: apre una libreria LGBT a Milano, in via Kramer, Antigone. Da settembre sarà sede anche di incontri, eventi, ecc.


domenica 6 marzo 2016

Aspettando l'approvazione della legge per le unioni civili

Nel post precedente mi dicevo pessimista rispetto all'approvazione della legge sulle "formazioni sociali specifiche" - ho avuto ragione a metà (la legge al Senato ha perso un pezzo importante, tra le altre cose), e comunque non si sa mai cosa potrebbe accadere alla Camera.
Sul dibattito che si è sviluppato a livello nazionale avrei così tante cose da dire che non riesco a mettere ordine ai pensieri, so solo che per la maggior parte ho trovato deprimenti tutti i tentativi di mistificazione o aggiramento delle questioni; naturalmente i più sicuri di sé nel sparare opinioni a caso sono stati quelli che ne sanno di meno - per ignoranza o malafede.

Scriverò delle mie opinioni più in là, una volta avuta la certezza di cosa dirà la legge finale approvata anche alla Camera. Nel frattempo però vorrei linkare qualche articolo che esprime meglio di me alcune opinioni su questa legge:

A proposito della maternità surrogata (che con la legge sulle unioni civili non c'entra niente, ma dato che ormai il dibattito si è esteso come un incendio estivo...) mi ritrovo (per adesso) nel ragionamento che ha fatto Cinzia Sciuto qui: GRAVIDANZA SURROGATA, TRA MORALE E DIRITTO, consapevole di essere tra una minoranza di persone che non riescono a vedere le cose solo in bianco e nero.



Altre brevi segnalazioni:
  • Su RadioStatale c'è una sezione podcast dedicata ai temi LGBTQ
  • Un nuovo portale molto utile: Bossy.it (BOSSY è un progetto che tratta tematiche connesse alla discriminazione e disuguaglianza maschile e femminile, ai fenomeni di abusi e violenze, ai diritti LGBT).
  • Su AOL.com c'è una serie dedicata alle storie di persone transgender (True Trans); mi ha molto colpito la testimonianza di Buck (Buck Angel's Story)