venerdì 31 ottobre 2014

Più visibilità più omofobia

Confrontare la situazione degli omosessuali di 40 anni fa e quelli di oggi è un'operazione che ognuno di noi dovrebbe fare per mettere in prospettiva le cose - impossibile ignorare i grandi passi avanti che si sono fatti nel campo dei diritti (almeno nel mondo occidentale). Il paradosso è che più diritti vengono acquisiti, più gli omofobi vengono allo scoperto; persone che magari certi pensieri se li erano sempre tenuti per sé adesso non hanno remore ad esprimersi perchè si sentono minacciati: il loro mondo binario si sta trasformando in qualcosa di più complesso e libero, cosa che per alcuni risulta insopportabile.
Il fenomeno delle Sentinelle è parte di questa tendenza, e il fatto che si presenti apparentemente senza atti violenti non deve ingannare: si inizia dalle parole, si va a finire ad altro se le parole sono le basi di tutto un sistema intollerante e reazionario di pensiero.



Qualche articolo da leggere:

Le sentinelle in piedi. Per la rivoluzione venite già mangiati: "La pretesa di imporre un modello. La convinzione che possa essere garanzia di qualcosa. E poi l’ossessione per le parole ambigue, l’avversione per quanto si allontana dallo schemino della terza elementare, la simpatia per i complottismi e l’inclinazione a sentirsi sotto attacco. Parlando con uno psichiatra è difficile non chiedersi cosa possa esserci dietro a tali pretese. «L’intransigenza e la ripetizione di slogan, l’offesa per chi ha una famiglia che non si adatta a quel Modello (famiglie monogenitoriali, famiglie ricomposte e famiglie con due mamme o due papà) cioè costruite diversamente dal modello “tradizionale”, o meglio quello derivato dalla biologia e trasportato nella sociologia: tutto questo potrebbe avere a che fare con la paura di accettare la molteplicità e la diversità dei modelli. La reazione primitiva è: condannare quello che non riconosciamo, quindi costruire un rifugio fatto di pochi precetti sicuri, ma molto illusori."

Claudio Rossi Marcelli. L’Italia s’è desta: "Ascoltate bene tutti: le unioni civili di cui si sta parlando non hanno assolutamente nulla a che fare con le coppie di fatto. A differenza di alcuni episodi del passato (primo tra tutti gli ormai tristemente famosi Dico), stavolta non si sta lavorando alla regolamentazione delle coppie conviventi, etero o omo che siano, ma a quella delle coppie omosessuali che vogliono sposarsi.
Non si chiamerà matrimonio per non far arrabbiare nessuno, e perché in effetti ci sarà qualche diritto in meno, ma è di quello che fondamentalmente si sta parlando. Un diritto che gli eterosessuali hanno già, e non si capisce che tipo d’interesse logico o pratico avrebbero a ottenere un matrimonio senza possibilità d’adozione."

Malvino: Insomma?: "Pensavate che un Sinodo potesse stracciare Catechismo e Codice Canonico? No, dico, ci avete creduto davvero? Che l’abbiate sperato o l’abbiate temuto, consentite, eravate ugualmente cretini, tanto più cretini quanto più speranza o timore fossero sentiti. Consolatevi, ci sono cascati pure Scalfari e Ferrara, o almeno hanno fatto finta di cascarci per dare a speranza e timore il pathos necessario a farvi stare col cuore in gola. E coi gay? Dico: avete creduto pure al fatto che la Chiesa potesse rivedere il suo giudizio sul fatto che l’omosessualità sia roba «intrinsecamente disordinata», «contraria alla legge naturale», mai «frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale» e «in nessun caso può essere approvata»? Pensavate che di punto in bianco ci si chiudesse un occhio sopra? Sì? Due volte cretini, allora, e perciò utili a creare quell’aria frizzantina di quando sembra che stia per accadere l’inaudito, che infatti s’ode, e poi non più, e l’aria resta ancora frizzantina, e in essa tutto resta uguale a prima, però dando la sensazione che c’è stato cambiamento, probabilmente non grande quanto sperato o temuto, ma c’è stato."

Bioetica: Mario Adinolfi, i numeri e gli omosessuali /1: "Per concludere questa prima parte, come valutazione personale e assolutamente non scientifica, direi che, considerata ogni cosa, la stima più prudente della percentuale di persone omosessuali e bisessuali nel nostro paese – intese come coloro che nel corso dell’ultimo anno hanno sperimentato un’attrazione sessuale e/o sentimentale stabile (ma non necessariamente esclusiva) per le persone dello stesso sesso – potrebbe oscillare tra il 3% e il 4%. Decisamente molto di più dell’1%. Far sparire o definire arbitrariamente false le cifre che non ci piacciono porta sempre a perdere di vista la realtà."

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