sabato 28 giugno 2014

Lesbiche, false lesbiche e famiglie gay in 3 serie tv (in inglese)

Da quando un amico mi ha introdotto al mondo delle serie inglesi con sottotitoli in italiano ho potuto scoprire diverse cose interessanti - e altre molto meno, ma è normale.
Prendiamo la serie della Abc "The Forsters" (una prima stagione terminata e una seconda appena partita): protagonista è una coppia lesbica e i propri figli - uno naturale avuto da una delle due donne da un precedente matrimonio etero, gli altri 4 presi in adozione (tutti teenager, o quasi).
Qui l'omosessualità delle due donne è quasi in sottofondo - quasi data per scontata - mentre il tema principale sono sempre i rapporti familiari tra i figli adottati e i loro genitori biologici, oltre che tra loro stessi; tra drammi e colpi di scena e scene sempre molto soft questo telefilm sembra proprio adatto a una visione per famiglie da non traumatizzare troppo, piena di buoni sentimenti e riconciliazioni (nonostante ciò dubito che possa arrivare in Italia, dove più che l'omosessualità dà fastidio l'idea delle famiglie omosessuali e delle adozioni).
Il telefilm è prodotto niente poco di meno che da Jennifer Lopez, gli attori più o meno sono validi (a parte che Callie sembra un po' antipatica e il figlio naturale ha la faccia da pesce lesso), solo che la chimica tra le due donne lesbiche è a livelli davvero bassi, alcune volte sembra siano davvero a disagio a recitare anche solo le scene con semplici baci (pochi, casti, e non si vede molto più di questo).

"Faking it" è invece una commedia dai toni sopra le righe (e durata di 20 minuti circa a puntata) ambientata in una scuola molto molto tollerante e aperta dove due amiche per diventare "popolari" si fingono lesbiche (vabbè, il mondo all'incontrario).
Ho iniziato a vederlo con diffidenza, sia per il contenuto sia per la solita ambientazione scolastica piena di antipatici ragazzini americani: poi invece la sorpresa è stata quella di vedere una buona scrittura, una buona recitazione e una storia che aveva il suo perché.
Tra le due amiche è Karma quella che ha l'idea e che trascina Amy nell'avventura di fingersi lesbiche - solo che poi Amy capisce di essere veramente innamorata dell'amica.
Amy confesserà questa cosa solo all'amico gay, mentre Karma di nascosto inizierà una relazione col belloccio della scuola - tutte queste vicende genereranno equivoci, situazioni divertenti ma anche malinconiche.
Le ragazze di LezPop hanno scritto dei divertenti recap per ogni puntata (di 8) della prima serie (che però si chiude con un colpo di scena un po' fuori luogo, per me - vedremo come sarà spiegato nella seconda serie). Qui potete vedere il trailer del telefilm.

L'ultima serie che mi è capitato di vedere (almeno i primi 2 episodi) è invece britannica, "Heading out". Questa serie vede come protagonista una veterinaria di 40 anni che deve dire ai propri genitori (che verranno in visita da altra città) che lei è lesbica (come fa notare un po' acidamente questo articolo: davvero una quarantenne ben affermata nel suo lavoro, indipendente e totalmente dichiarata ha paura di fare coming out con i suoi genitori che abitano pure lontano?).
Questa serie comica ha diverse cose che non funzionano, ma alcune scene sono abbastanza divertenti da rendere sopportabile un telefilm che sembra essere sempre sul punto di mancare il bersaglio (con la curiosa sensazione che manchino le classiche risate registrate in sottofondo, che di solito sono odiose). L'attrice non è neanche male, ma per me ha la stranissima caratteristica di somigliare tanto a una ragazza che diversi anni fa era nel mirino della mia ex prima che ci mettessimo insieme.