mercoledì 20 luglio 2011

Matrimoni, unioni civili, diritti

Credo che in una società ideale tutti dovrebbero avere gli stessi diritti e gli stessi doveri. Quindi diritti di seguire certe usanze e avvalersi di certe istituzioni, così come quello di ignorarle e continuare liberamente a vivere secondo i propri valori e le proprie attitudini.
Non entro nel campo del diritto al matrimonio religioso per gli omosessuali - delle istituzioni che si riferiscono ad entità soprannaturali che avrebbero dato disposizioni agli esseri umani attraverso libri scritti all'interno di società patriarcali, arretrate e maschiliste mi importa poco, e credo debba importare poco a chi si batte per diritti civili all'interno del mondo di tutti i giorni, fatto di cose concrete come figli, affitti, tasse, rispetto, uguaglianza.
Molto semplicemente io sarei per la possibilità per i gay e le lesbiche di poter avere matrimoni civili o unioni civili che prevedano gli stessi oneri e onori delle unioni etero: né più né meno; e questo anche se io non volessi mai usufruirne perché convinta di voler distruggere "un'istituzione borghese" imbalsamata e inutile (per dire). Chi la pensa diversamente ha il diritto di poter usufruire delle stesse istituzioni rivolte agli etero. Il rispetto per gli omosessuali inizierà ad essere praticato quando la si smetterà di vederci come persone di serie B - i Pacs o i defunti Dico erano matrimoni di serie B, tanto per intendersi.
Un esempio che sembrerà cretino (non lo è mai comunque quando si parla di soldi) è quello del canone Rai. Forse non tutti sanno che per legge (che gli astuti della Rai hanno pensato bene di riformulare adattandola a tutte le possibili eccezioni) se due persone convivono nella stessa casa ma non risultano nello stesso stato di famiglia devono pagare due canoni anche se solo uno dei due possiede un televisore. [EDIT: con la recente riforma del 2016 credo non più]
Molte coppie gay risolverebbero il problema se potessero sposarsi - questo come molti altri riguardanti la fiscalità, le agevolazioni, per non parlare del tremendo problema dei lasciti testamentari, delle volontà del malato impossibilitato a comunicare, delle visite in ospedale, delle case in affitto - ecc. ecc.
Recentemente lo stato di New York ha approvato i matrimoni gay: buon per loro...Una cosa del genere temo non avverrà mai in Italia, a meno che le cose in un futuro non vicino cambino tanto da far diventare irrilevante l'influenza della Chiesa Cattolica.
Termino questo breve post, che non può approfondire il tema come meriterebbe, mettendo il link a una bella galleria fotografica che fa una carrellata dei Gay Pride di quest'anno nel mondo.